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Drone senza patentino | DJI sempre in testa!

Drone senza patentino
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Ormai da anni la casa cinese produttrice di droni ci ha abituato a molte sorprese, soprattutto nel mercato italiano. Io stesso da quando utilizzo la tecnologia drone mi sono sempre affidato a DJI per la semplicità e sicurezza dei suoi prodotti.

 

Negli ultimi anni si è assistito ad un vero caos legislativo in tutta Europa che ha portato la divisione dei droni in categorie basate sul loro peso e sulla loro offensività nei confronti di cose o persone.

Sono così nate varie tipologie di patenti che servono a pilotare i droni nei differenti scenari proposti dalla legislatura. Ma oggi non voglio soffermarmi su questo perché sarebbe un argomento troppo tecnico e purtroppo ancora soggetto a forti cambiamenti.

L’articolo di oggi parlerà dell’ultima perla di casa DJI e di come sia stato introdotto a sorpresa nel mercato italiano: parlo del DJI Mini SE.

Un drone appartenente alla categoria degli inoffensivi, ovvero i droni pilotabili senza patente (ma con assicurazione) sotto i 250g di peso al decollo.

Per questa loro leggerezza e praticità, e soprattutto agevolati da un punto di vista normativo in Italia, è la categoria per eccellenza che sta catalizzando l’attenzione del mercato in questi ultimissimi giorni.

La novità che nessuno si aspettava da parte di DJI è stata la marcia indietro sulla commercializzazione Europea.
Per molto tempo aveva affermato che il Mini SE non era stato pensato per il mercato occidentale e invece eccolo qui!

Magari questa manovra può nascondere anche un rallentamento nello sviluppo del Mini 3, il drone sicuramente più chiacchierato in questi ultimissimi giorni.

Inoltre, la DJI nel posizionamento prezzi dei suoi prodotti si è sempre mantenuta su un prezzo medio alto di vendita e quindi ha superato ogni aspettativa con questo prezzo a dir poco eccezionale del pacchetto base a soli 280€!!

Nessuno si aspettava un prezzo così basso! Ricordo che quando acquistai il primo Phantom 3 ci vollero più di 1000€ completo di tutto. Oggi un neofita che vuole entrare nel mondo dei droni ha la possibilità di farlo partendo proprio con un Mini che a questa cifra è davvero un affare!

Strano ma vero, ad oggi che scrivo l’articolo non è possibile acquistarlo direttamente sullo store DJI Italia.

E’ possibile trovarlo sulle due catene di elettronica più importanti d’Italia, ovvero Euronics ed Uniero, e naturalmente su Amazon dove è da poco diventato il drone più venduto di questa categoria.

Indubbiamente la concorrenza tra i vari produttori sui droni inoffensivi con peso inferiore ai 250 grammi si fa di giorno in giorno sempre più importante.

A tal proposito è notizia di pochi giorni fa, DJI tramite l’SDK ha dato la possibilità a terze parti di poter interagire con parte del loro parco droni e il Mini SE ovviamente rientra all’interno di questo gruppo.

Non si sa bene il motivo di questa scelta, anche se si può immaginare come una scelta di mercato volta a pestare un po’ i piedi ad Autel che proprio in questi giorni sta consegnando i primi droni in Italia.

Ne parleremo più in là su un altro articolo dedicato al concorrente più agguerrito di casa Autel, ovvero l’EVO Nano ed EVO Nano+.

Ritornando al nostro Mini SE, dal punto di vista innovativo non si tratta certo del drone dell’anno, perché è stato presentato a luglio del 2021 come una modifica migliorata del Mavic Mini montato sulla scocca del Mini 2.

Essendo un drone inferiore ai 250 grammi di peso l’utente deve solo registrarsi sul sito D-Flight e applicare il codice di registrazione operatore che è unico per tutti i droni che detiene. Su D-Flight sono pubblicate anche le mappe di volo, le zone geografiche e tanto altro.

Caratteristiche tecniche

 

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Una volta acquistato il Mini SE, all’interno della scatola, in dotazione trovate il radiocomando uguale a quello del DJI Mini 1, il corpo del drone, e naturalmente le eliche e una batteria.

Drone senza patentino - Il combo kit del DJI Mini SE
Drone senza patentino – Il combo kit del DJI Mini SE

Il radiocomando come ho detto prima è quello del Mini 1 che funziona in Wi-fi ma non con la tecnologia OcuSync e possiede gli stick in versione removibile.

Per quanto riguarda la trasmissione delle frequenze, il Wi-fi funziona sia in modalità auto sia in manuale.

I primi 13 canali di trasmissione funzionano a 2.4Gh con una potenza di 100mW che permette fuori dalla CE di raggiungere distanze fino a 2km. Oltre queste frequenze si trasmette a 5.8Gh a 25mW e la distanza si riduce notevolmente.

E’ chiaro che tutto questo rimane sul piano teorico, perché in Italia senza una patente speciale (BVLOS) il volo deve sempre essere effettuato a vista.

La casa madre ha apportato sostanziali migliorie su questi due elementi. Le eliche soprattutto avevano il difetto di deformarsi, queste invece sono eliche del mini 2, sostanzialmente più rigide. Anche la porta micro USB è stata sostituita con una più recente Type-C.

Parlando del gimble a 3 assi è rimasto lo stesso del Mini 1. La videocamera monta un sensore da 12Mp come il Mini 2, soltanto che la risoluzione invece di essere 4k è stata diminuita a 2.7k. Esiste la possibilità di settare la risoluzione a 16/9 o 4/3.

Per il video invece si parte da un 1080p che arriva fino a 60fps e poi abbiamo la definizione massima di 2,7 k a 30 fps. Esiste anche la versione video europea PAL a 24/25fps.

La batteria garantisce un’autonomia di volo dichiarata di 30 minuti che come sappiamo in realtà è sempre qualche minuto meno e si attesta sui 24/25 minuti in modalità normale. Una cosa interessante che ha stupito non poco è stata la scelta di rendere compatibile la batteria del mini 1!

Ovviamente montando quella batteria il peso cambia di qualche grammo superiore e in teoria sforando i 250g non sarebbe più possibile pilotarlo senza patentino (ah, la burocrazia!).

Sempre prese in prestito dal Mini 1 troviamo altri prodotti accessori che si adattano alla versione SE. Il proteggi eliche, i filtri ND o colorati che trovate in commercio sono tutti compatibili con questa versione, non male!

In volo

 

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Per quanto riguarda il momento topic dei nostri robot volanti, bisogna sempre controllare sul sito D-Flight se la zona in cui vogliamo fare un volo abbia qualche tipo di restrizione. Le mappe sono solitamente molto chiare e suddivise per colore.

In definitiva sono molte le aree aperte al volo di questa categoria, l’unico obbligo che possiede é quello di non volare sopra gli assembramenti di persone. Per il resto si possono sorvolare persone singole e volare in molti scenari urbani.

L’app di riferimento che vi servirà come appoggio software si chiama DJI Fly molto intuitiva e adatta a un pubblico principiante. Si consiglia di utilizzare il drone spegnendo Bluetooth e Wifi, lasciando soltanto la connessione dati.

Nella parte posteriore del drone si trova l’alloggio SD Card e quello per la ricarica batteria via Pc, se serve in caso di aggiornamento Firmware. Quest’ultimo può essere eseguito anche via app senza collegare nulla.

Sempre in volo è possibile creare una gabbia virtuale limitando l’altezza massima raggiungibile così come la distanza massima rispetto al punto di decollo. Naturalmente esiste ormai da anni il ritorno a casa automatico con un’ottima precisione all’atterraggio che può sbagliare veramente di poco.

E’ possibile inoltre selezionare la modalità di volo direttamente da app e scegliere tra Cine, Normale e Sport.

Tra le funzioni interessanti, il drone possiede la doppia modalità del gimbal. La versione follow che stabilizza il ritorno video, e quella FTV che segue il movimento di camera dando la sensazione di essere a bordo del veicolo.

L’app DJI Fly permette inoltre di montare direttamente un video ad effetto. E’ sufficiente selezionare le clip registrate, impostare un template a piacimento e poi penserà a tutto l’app.

Il bello di questa operazione è la facilità con cui si può creare un video e rapidamente condividerlo sulle piattaforme social. La qualità video a 2,7 k che possiede è più che sufficiente per i social e non solo.

Pro e contro

 

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Naturalmente esistono anche dei lati negativi che è meglio migliorare.

Drone senza patentino - DJI sempre in testa! - DJI MINI SE
Drone senza patentino – DJI MINI SE

Contro

  • il sistema di aggancio dello smartphone è migliorabile. Quando si possiede uno smartphone di grandi dimensioni già dai 5.8″ in poi diventa difficile e scomodo l’inserimento nell’alloggio e l’aggancio del cavetto
  • esiste solo il formato foto Jpeg. Sebbene esistano le funzioni di controllo esposizione manuale, è una limitazione per chi come me vuole il totale controllo della post-produzione.
  • il segnale radio del drone trasmette in wifi con potenze limitate in CE.
  • limitate risoluzioni e opzioni video

Pro

  • si guida senza patentino
  • piccolo, maneggevole e facile da trasportare anche in viaggio
  • eliche, motori e radiocomando migliorati rispetto alla versione precedente
  • ottima stabilità in volo
  • lunga durata della batteria
  • compatibilità di filtri e batterie con altri prodotti DJI
  • app dedicata
  • prezzo basso

Aggiungiamo il fatto che questo drone non è nuovo ma un upgrade del Mini 1, quindi super collaudato sia per i materiali che per l’assistenza e la garanzia in Italia. Il comportamento di volo, la facilità d’uso e infine il prezzo di 280€ sono tutti elementi a suo vantaggio che per chi vuole iniziare deve assolutamente tenere conto.

Bene, come sempre fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. A breve farò una recensione anche sui droni Autel e vedremo di metterli a confronto per chi volesse procedere all’acquisto.

Per il momento vi ringrazio e condividete se l’articolo vi è piaciuto!

Se volete procedere all’acquisto vi lascio il link Amazon!
Se invece volete dare un’occhiata ad altri droni, cliccate qui!

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