Sono trascorsi più di dieci anni da quando mi hanno commissionato il primo lavoro di fotografia immobiliare. Da allora grazie agli esperimenti sul campo ho migliorato la mia tecnica e oggi mi sento pronto per dare suggerimenti su come migliorare i vostri risultati.
So che la fotografia immobiliare sembra difficile, ma in realtà basta applicare i giusti accorgimenti.
In questo articolo vi spiego come negli anni ho fotografato gli interni di centinaia di abitazioni ottenendo risultati professionali. Non importa molto se avete attrezzature costose, usando anche solo lo smartphone vi guiderò tra le dieci cose più importanti per ottenere foto di interni perfette!
Contrasti
Come vi dicevo per ottenere buoni risultati nella fotografia immobiliare bisogna applicare alcuni accorgimenti. Uno dei problemi principali con i quali spesso ci si confronta è il forte contrasto luminoso nella scena inquadrata. Spesso e volentieri dobbiamo inquadrare ambienti interni dai quali è visibile una porzione di esterno, un giardino o una vista panoramica.
Chiaramente l’illuminazione all’esterno è molto più intensa di quella che può esserci all’interno di una stanza. Ciò comporta un forte contrasto, con le alte luci che sforano i livelli di bianco creando un aspetto confusionario e poco gradevole a livello cromatico.
Da tempo ho deciso di risolvere il problema con la tecnica HDR che utilizza almeno tre scatti della stessa scena con esposizione diverse. Successivamente le immagini possono essere fuse/unite insieme tramite vari software. Io utilizzo maggiormente Efex HDR Pro di Nik Software che utilizza un algoritmo leggero con risultati sorprendenti. Ne esistono molti altri come Aurora HDR, o il software integrato in Adobe Camera Raw.
Un problema molto simile alle alte luci lo si può riscontrare nella natura cromatica della luce. Molto spesso si fotografano ambienti con luci calde intorno ai 3200/4000K che i nostri occhi percepiscono con sfumature arancio, insieme alla luce esterna bluastra che proviene da fuori nelle giornate di sole.
Così facendo la fotografia avrà temperature di colore differenti che possono essere migliorate e gestite con l’ausilio di flash elettronici di cui parleremo più avanti in un articolo dedicato.
Cavalletto
Per dare la massima qualità alle immagini è sempre bene usare un valore ISO più basso possibile. Molto spesso negli ambienti poco luminosi, come potrebbero essere gli interni di un edificio, è difficile mantenere bassi tali valori senza incappare nel problema del mosso. A tale proposito ho creato una serie di articoli che parlano proprio delle basi della fotografia che potete trovare qui.
Diventa quindi indispensabile l’ausilio di uno strumento come il cavalletto o treppiedi. In questo articolo te ne suggerisco alcuni: Migliori treppiedi fotografici
Non deve essere per forza qualcosa di eccessivamente stabile o pesante. Nella fotografia immobiliare, dove spesso si fotografano gli interni, va bene anche un cavalletto leggero visto l’assenza di vento. Se per scattare utilizzate uno smartphone di nuova generazione, puoi utilizzare anche quello purché abbia la possibilità di un’ottica ultra-grandangolare. E anche se si usa lo smartphone si ha bisogno del cavalletto e anche di un morsetto per adattarlo.
Spazi ristretti
In Sicilia, dove vivo e lavoro, nei decenni del secolo scorso il mercato immobiliare si è trasformato più e più volte. In passato si costruivano case ammassate in vicoli stretti e bui che oggi sono diventati caratteristica dei nostri centri storici. Tuttavia negli anni ’60 si cominciarono a costruire appartamenti via via più spaziosi e luminosi.
Ecco, avendo a che fare per lo più con il mercato immobiliare estero mi ritrovo molto spesso a fotografare la prima categoria di case nei centri storici. Naturalmente gli interni sono molto angusti, con poco spazio in cui muoversi con la pesante attrezzatura fotografica.
Idealmente avresti bisogno di un obiettivo ultra-grandangolare, possibilmente uno zoom come il mio Nikkor 14-24 F/2.8 su Full frame o un 10-20 su APS-C o comunque focali simili a queste. In ogni caso t’assicuro che utilizzando anche lo zoom col kit base in dotazione si possono ottenere splendidi risultati.
Tuttavia, se non vi va di spendere molto per obbiettivi specifici di quel tipo potete sempre ricorrere alla tecnica panoramica. Sempre insieme al vostro fedele cavalletto, disponete in maniera centrata la fotocamera o lo smartphone. Fate attenzione a non inquadrare troppo tetto o troppo pavimento, sempre meglio una via di mezzo a meno che non ci siano particolari rilevanti.
Scegliete una posizione di partenza a destra o sinistra e scattate un’immagine spostandovi di 20° tra una fotografia e l’altra. Scattate almeno 6 immagini per un totale spostamento di 120° e montate successivamente le immagini con un software di sviluppo come Adobe Lightroom o Photoshop. Il risultato sarà sorprendente!
Naturalmente fate attenzione che la scena inquadrata non presenti movimenti troppo evidenti per evitare effetti sgradevoli in fase di montaggio. Una tv accesa che cambia le immagini va comunque bene.
Pianifica lo shooting
Quello della pianificazione dello shooting è un argomento fondamentale. Se ci è possibile, l’ideale sarebbe quello di fare un sopralluogo qualche giorno prima, per capire la migliore direzione della luce che investe l’immobile. Se per vari motivi non è possibile tale sopralluogo, chiedete all’agente immobiliare o anche al proprietario, qual é secondo loro il miglior momento in cui si valorizza la luce in casa.
E se proprio siete da soli durante lo shooting, ricorrete ad una vecchia amata bussola per capirne la disposizione nello spazio e di conseguenza quando e dove la luce la colpirà. Solitamente la luce del tramonto è più indicata per trasmettere calore ed accoglienza. Tuttavia, se l’immobile presenta delle alte vetrate anche la luce forte di mezzogiorno può avere il suo fascino.
Verificate inoltre gli ambienti da fotografare. Non tutti sono adatti alle foto, come camerini, sotto scale e simili. Se comunque, nel momento in cui decidete di fotografare, la luce che filtra dall’esterno è troppo forte, aiutatevi con le tende per smorzare l’eccessiva luminosità e gestirla meglio in post-produzione.
Sistema la scena
Se si tratta di un immobile antico, che presenta caratteristiche o arredamenti classici e di valore, è opportuno dedicare delle foto ad hoc. Accertatevi anche che le cose da fotografare funzionino al meglio.
Se in una stanza d’albergo o anche in un appartamento ammobiliato c’è un TV da 70″ sarebbe molto meglio fotografarlo acceso. In questo caso in post-produzione, sarebbe bene proiettare sullo schermo un logo o una foto iconica che rappresenti la struttura che si sta fotografando in modo da avere una resa ottimale per quello che sarà l’uso dello scatto finito.
Importantissimo che l’atmosfera sia quella desiderata per lo shooting. E’ sempre bene aprire tutte le tapparelle, le imposte, per far entrare la luce naturale. A me piace accendere tutte le luci degli ambienti che sto fotografando perché è bello vedere sempre il potenziale luminoso globale della stanza.
Quindi conviene comunque lasciarle sempre accese durante tutto il servizio. Controllatele tutte perché anche questo può sfuggire e ci si ritrova a doverle accendere in post-produzione!
Importante infine di sistemare gli ambienti esattamente come li vorrebbe il cliente mettendo a posto tende, tappeti, tovaglie e quadri sui muri facendo attenzione ad ogni dettaglio. Ricontrollate più volte perché il tempo speso sul campo ripaga le ore di post-produzione per eliminare errori di disattenzione.
Punto di ripresa
E’ bene scegliere con cura il punto di ripresa per ogni immagine. Io scatto sempre da tutte e quattro le angolazioni della stanza ma c’è una foto in particolare che valorizza al meglio l’ambiente. Quello deve essere il punto su cui prestare la massima attenzione.
Scegliete con cura anche l’altezza della macchina fotografica che in linea di principio si attesta sul 1,4m, altezza petto per intenderci. Se si alzasse troppo la macchina si inquadrerebbe troppo soffitto e viceversa se si punta troppo in basso, si avrebbe troppo pavimento inquadrato.
Naturalmente è un suggerimento generale, perché potrebbe capitare di fotografare una volta affrescata o un pavimento in maiolica, e allora avrebbe senso scattare una foto di particolare.
Linee diritte e riflessi
Una volta scelto il punto di ripresa fate molta attenzione che le linee verticali siano dritte quindi con la macchina perfettamente in bolla.
Nella fotografia immobiliare non bisogna mai eccedere con le riprese dal basso, utili in altri contesti, perché altrimenti si darà una prospettiva innaturale dell’ambiente fotografato. La macchina fuori bolla, ovvero non perfettamente allineata con l’orizzonte, è la principale causa dell’aspetto amatoriale delle foto.
E’ anche vero che non è sempre possibile sistemare sempre le linee mentre si scatta sul campo, per questo ci vengono in aiuto i software. Esistono funzioni che permettono di raddrizzare linee storte con piccoli gesti in post-produzione, come quelli integrati in Adobe Lightroom.
Come visto fino ad ora, la fotografia immobiliare è votata molto all’attenzione e alla cura dei particolari. Niente deve sfuggire al nostro occhio attento per ottenere il risultato migliore. A tale motivo, bisogna anche fare molta attenzione ai riflessi.
Spesso non si notano nell’immediato e poi si trasformano in un incubo sistemarli in postproduzione. Occhio soprattutto ai propri riflessi in specchi del bagno o in camera da letto.
Bilanciamento del bianco
Con i moderni sistemi digitale, il bilanciamento del bianco generalmente non è mai un problema impostarlo in anticipo se si scatta in formato RAW in cui si mantiene l’intera gamma di informazioni.
Se volete potete anche impostarlo manualmente creando effetti artistici, ma generalmente sono superflui in questo tipo di fotografia con finalità commerciali.
Profondità di campo
In fotografia immobiliare la messa a fuoco è qualcosa in cui si può giocare con ottimi risultati. Per gusto personale preferisco scattare immagini ad ampio raggio con una profondità di campo abbondante scaturita da un f/5.6 o f/8 al massimo.
Per chi non ha particolare dimestichezza con l’argomento vi rimando alla pagina Profondità di campo e come controllarla.
Usate il diaframma ottimale della vostra lente che garantisca una profondità sufficiente e che non faccia soffrire l’obiettivo per via della diffrazione.
Punto di fuoco
Per quanto concerne il punto di fuoco, non mettetelo mai né nell’oggetto più vicino ma neanche in quello più lontano. Io preferisco mettere a fuoco manualmente su un oggetto o una linea immaginaria a metà inquadratura o ad 1/3 di distanza dall’obbiettivo ma mai sulla parete di fondo. Il diaframma impostato da f/5.6 fino a certi casi f/11 sarà sufficiente ad avere la maggior parte della scena interessata a fuoco.
Ho detto appositamente che io focheggio manualmente e vi spiego come. Negli anni mi sono accorto che zoomando attraverso il live view dei monitor della fotocamera e spostando la ghiera manualmente di pochi millimetri alla volta, si raggiunge una nitidezza non paragonabile all’auto focus. Provare per credere!
Usa l’autoscatto o il controllo remoto
Per essere ancora più precisi ed evitare il micro mosso è opportuno utilizzare, oltre al cavalletto, anche un sistema di controllo remoto come un telecomando o se ne siete sprovvisti va bene anche l’autoscatto da almeno 5 secondi.
Fate sempre attenzioni ai pavimenti in legno antichi che potrebbero avere le volte traballanti o quelli con assi inchiodate al pavimento perché può capitare che muovendo accidentalmente i piedi del cavalletto si possa compromettere la qualità dell’immagine.
Quindi è buona norma quando vi trovate su questo genere di pavimenti, impostare un timer un pochino più lungo. Scattate e vi allontanate in maniera tale che nessuno disturbi o tocchi accidentalmente la macchina. Sembra eccessivo ma basta veramente poco per rovinare la nitidezza di una foto.
Foto con Smartphone
E’ vero che avere un’attrezzatura fotografica completa di corpo macchina ed obbiettivo sarebbe l’ideale per la fotografia immobiliare, ma qualora non fosse quello lo scopo della vostra attività, in alcuni casi anche lo smartphone può venire in aiuto purché sia configurato correttamente.
Oggi la qualità fotografica della maggior parte degli smartphone di ultima generazione produce immagini invidiabili e molti hanno anche le funzioni di gestione manuale di tempi e diaframmi che lo portano ad un livello ancora superiore.
Sicuramente se il telefono dispone di ultra-grandangolare è meglio ma non indispensabile. Sempre grazie al nostro cavalletto, che ci viene in aiuto nei momenti più difficili, in molte app è possibile selezionare la funzione panoramica che permette di ruotare lo smartphone ed ottenere un’unica immagine.
Altra impostazione che avvicinerebbe la qualità immagine a livelli Pro, è la funzione HDR cui vi spiegavo sopra. Con tale impostazione automatica, non sarà più un vero problema fotografare in controluce porte e finestre.
Anche con lo smartphone è meglio utilizzare un timer di scatto di 3-4 secondi. Dopo che si è toccato il telefono le vibrazioni avranno il tempo di essere assorbite nell’immagine e la foto verrà perfettamente ferma e nitida.
Conclusioni
In definitiva, la fotografia immobiliare presenta molte sfaccettature e difficoltà sul campo ma con un buono studio della scena si possono portare a casa ottimi risultati non solo con attrezzature fotografiche professionali.
Resta importante conoscere il mezzo e le teorie di base come i settaggi della camera/smartphone.
Se vi è possibile, scattate sempre in formato RAW perché in post-produzione si avrà bisogno di quante più informazioni e dettagli possibili.
In ogni caso non bisogna mai esagerare con la post per evitare contraffazioni troppo eccessive e visibili. Mantenetevi su interventi di correzione base e cercate di ridare sempre un aspetto naturale che rispetti l’atmosfera del posto.
Ricordate sempre di inserire nella vostra foto narrazione qualche dettaglio. Ciò aiuterà a raccontare una storia e soprattutto descriverà l’emozione del posto in cui state scattando.
Bene come sempre mi auguro che l’articolo vi sia stato di aiuto e che abbia stuzzicato la vostra voglia fotografica di sperimentare nuove tecniche. Per il momento vi saluto e spero condividiate! A presto!